L’ECONOMIA DEL LAZIO E' CRESCIUTA DEL 3,7% NEL 2022

Colosseo
03-07-2023

La seconda regione più popolosa d’Italia, il Lazio, lo scorso anno ha goduto di una ripresa in linea con quella del resto del Paese con un Pil che è salito del 3,7%. Ottima notizia, anche considerando che nel 2021 la crescita è stata inferiore a quella media nazionale: “solo” +5,7% a fronte del +6,7% italiano.

Tra i molti fattori che hanno contribuito a questo risultato c’è il mercato del lavoro: secondo Banca d’Italia il tasso di occupazione regionale ha visto una variazione positiva leggermente migliore di quello nazionale.  La percentuale dei 15-64enni che lavorano è cresciuta a livello italiano dell’1,9% (dal 58,2% al 60,1%) mentre nel Lazio del 2% (dal 59,8% al 61,8%). È la prima volta in 4 anni che le performance laziali superano quelle nazionali.

In particolare è decisamente positivo il fatto il tasso di occupazione dei 25-34enni sia passato tra il 2021 e il 2022 dal 62,4% al 67%: una crescita davvero notevole, di ben il 4,6% che è superiore a quella del 3,5% che ha caratterizzato a livello italiano la stessa coorte di età. Meglio della media nazionale anche l’aumento del tasso di occupazione dei 35-54enni. In sostanza il mercato del lavoro laziale nel 2022 ha visto, ancora più di quello italiano, un’inversione di tendenza rispetto all’ultimo decennio, che era stato caratterizzato da un costante incremento dei lavoratori più anziani. Tra il 2019 e il 2022 la percentuale dei 55-64enni con un impiego è invece rimasta ferma a livello regionale al 59,1%.

L’inflazione nel Lazio è stata leggermente più bassa che in Italia

Quando si parla delle performance economiche del 2022 non si può ignorare l’inflazione, che proprio l’anno scorso ha toccato vette che non si raggiungevano da metà anni ’80. Nel Lazio il carovita, però, è stato meno alto che nel resto del Paese. Se nel dicembre 2021 i prezzi a livello annuale sono aumentati del 3,9%, in linea con la media italiana, 12 mesi dopo, nel dicembre 2022, la loro crescita è stata del 10,6%, a fronte dell’11,6% nazionale. Anche più di recente, nel marzo 2023, l’inflazione si è fermata al 7,3% nel Lazio mentre è cresciuta del 7,6% in tutto il Paese.

Risultato: il reddito disponibile delle famiglie, ovvero quanto rimane dopo tasse e sussidi, nel Lazio si è ridotto in termini reali dello 0,6%, ovvero esattamente della metà di quanto è sceso in Italia. È proprio il minore carovita ad avere determinato questa differenza, perché a livello nominale l’aumento laziale (+6,3%), non è stato molto diverso da quello italiano (+6,2%).

Certamente ad avere contribuito alle performance economiche regionali vi è stata la ripresa del turismo: nella Città Metropolitana di Roma le presenze di turisti italiani sono passate tra il 2021 e il 2022 da 4,4 a 9,3 milioni e quelle di stranieri da 2,3 a 15,3. Se l’anno scorso non erano ancora stati raggiunti i livelli pre-pandemici, questi sono stati invece superati nel primo quadrimestre del 2023, quando le notti trascorse dai turisti italiani e stranieri sono aumentate rispettivamente del 4,3% e dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2019.